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March 20, 2023
Olio di canapa per dolori articolari: un rimedio naturale con molteplici benefici
La comparsa dei dolori articolari è generalmente
legata all’invecchiamento: nella maggior parte dei casi, infatti,
essi insorgono dopo i 50 anni a causa dell’usura di articolazioni e
cartilagini, che irrigidendosi causano dolori spesso molto forti. In
realtà, a soffrire di dolori articolare possono essere anche persone
giovani: secondo uno studio condotto
dal National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin
Diseases, tra le 91 milioni di persone che nei soli Stati Uniti d’America
soffrono di queste problematiche, 61 milioni sono in un range d’età
che va dai 18 ai 64 anni.
Nel nostro paese, invece, questa categoria di persone arriva a un
numero di quattro milioni, ovvero il 12% della popolazione
nazionale: in breve, secondo
questa statistica, una persona su dieci soffre di dolori articolari.
A volte, purtroppo, questa condizione diventa invalidante, andando a
costituire una grossa limitazione nella vita di tutti i giorni di
coloro che ne soffrono, sia dal punto di vista lavorativo che, ad
alcuni estremi, da quello relazionale.
Questo è il motivo per cui tanti cercano soluzioni utilizzando
farmaci, fisioterapia e tanti altri metodi, anche meno tradizionali:
tra questi, c’è l’assunzione di olio di canapa, che negli ultimi
anni è stato studiato come rimedio a diverse problematiche.
Un po’ di chiarezza sui dolori articolari #
Contrariamente da quanto può far intuire il termine, in realtà i
dolori articolari non derivano solo ed esclusivamente dalle
articolazioni, ma anche al di fuori di esse, da legamenti, tendini o
muscoli. Quando i dolori sono causati proprio dalle articolazioni,
essi sono indicati in gergo medico con il termine atralgia;
inoltre, se i dolori sono causati da un’infiammazione articolare, si
parla in modo specifico di artrite.
I dolori articolari si dividono in acuti o
cronici: il primo tipo comprende i fastidi e le
infiammazioni temporanei spesso causati da sovraffaticamento o uso
eccessivo, quindi curati con applicazioni antinfiammatorie (creme e
pomate, ghiaccio o farmaci antidolorifici da banco). Nel secondo
caso, la condizione si protende nel tempo e spesso è correlata ad
altre patologie come sovrappeso, malattie reumatiche, osteoporosi e
via dicendo: anch’essi vengono curati con farmaci antinfiammatori da
banco, ma richiedono altresì una particolare attenzione medica.
Olio di canapa: un’alternativa naturale con tanti benefici #
L’olio di canapa, conosciuto nel gergo tecnico come cannabidiolo (e denotato dalla sigla CBD), è stato studiato per anni come rimedio naturale a diversi dolori, dati i molteplici benefici che è in grado di apportare al nostro organismo:
- antidolorifico
- antidepressivo e ansiolitico
- alleviamento degli effetti della chemioterapia, quali nausea e vomito
- trattamento dei problemi cutanei come l’acne, grazie a una regolazione della produzione di sebo.
Ovviamente, come qualsiasi altro tipo di trattamento, anche se naturale, l’olio di canapa va assunto sotto consiglio medico.
L’olio di canapa può essere assunto in diversi modi:
- per via sublinguale, garantendo così un assorbimento più rapido
- tramite ingestione (es. in una tisana)
- spalmarne una quantità consigliata sulla zona dolorante
- per inalazione, quest’ultima tecnica da imparare bene con la guida di un esperto.
Nel caso specifico dei dolori articolari, gli studi sul trattamento
con cannabidiolo sono stati condotti su condizioni
quali dolore neuropatico, osteoartrite e artrite reumatoide.
Cionondimeno, ci sono stati pochi studi nel campo generale dei
dolori articolari, utilizzando però THC invece del CBD: valutando i
dati esistenti, viene indicato in diversi studi che l’uso della
cannabis potrebbe essere una valida alternativa per la cura dei
dolori articolari.
Di seguito verranno elencati i risultati raccolti dagli studi
effettuati finora sull’argomento.
Cosa ci dicono gli studi clinici #
Nel 2016,
uno studio
effettuato su topi con artrite ha dimostrato che un’applicazione topica
quotidiana di CBD è riuscita a ridurre il gonfiore
articolare senza riscontrare effetti collaterale negativi.
Nei primi anni del 2000, invece, è stato condotto in primo luogo
uno studio
su ratti con l’artrite reumatoide che ha rivelato come il CBD avesse
un riscontro terapeutico; sempre sull’artrite reumatoide si è
concentrato
un altro studio
effettuato su soggetti umani, a cui è stato somministrato per cinque
settimane il farmaco a base di cannabis
Sativex, periodo nel quale i medici hanno annotato un “significativo
effetto analgesico” e un’attività ridotta della malattia.
Nel 2017
un altro studio
condotto su ratti osteoartritici ha dimostrato come il CBD avesse
ridotto l’infiammazione articolatoria, allo stesso tempo aumentando
le soglie di sopportazione del peso stesso dei roditori, con un
contributo finale alla prevenzione dello sviluppo di ulteriori
dolori articolari; da ciò ne consegue che il CBD ha tutto il
potenziale per essere adottato come
trattamento profilattico, ovvero preventivo
rispetto al manifestarsi della malattia.
Conclusioni #
A riprova della validità di questa alternativa naturale, si può
pensare all’esempio di diversi atleti che, sotto consiglio dei loro
medici e terapisti, hanno sostituito man mano gli antidolorifici “a
composizione chimica” con prodotti realizzati a base CBD.
In conclusione, si può dedurre che, a seguito di un consulto medico,
l’utilizzo di olio di canapa può essere efficace e sicuro per
alleviare i dolori articolari.
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