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December 1, 2022
L'uso del CBD per cani: come gestire il dosaggio
Da qualche decennio a questa parte, l’uso del CBD a scopo medico e
terapeutico è aumentato esponenzialmente, grazie all’apertura del
personale sanitario alla ricerca sui suoi effetti positivi e sulle
sue proprietà. Il CBD, infatti, si differenzia dal
fratello THC (detto in gergo scientifico
tetraidocannabinolo), metabolita psicoattivo della cannabis, perché
appunto non è una sostanza psicoattiva e, soprattutto, non crea
alcun tipo di dipendenza.
Il CBD, grazie alle sue proprietà chimiche, è alternativa naturale
per molte esigenze, come elencato di seguito.
- Integratore alimentare: il CBD è ricco di grassi omega3 e omega6, oltre che di indispensabile vitamina E. Essa può contribuire inoltre a rafforzare le difese immunitarie e a dare energia al nostro organismo.
- Antinfiammatorio: il CBD aiuta i muscoli a distendersi ed è quindi utile nella cura di traumi e irritazioni localizzate, agendo altresì sulle articolazioni.
- Antidolorifico: anche in questo caso rilassando i muscoli, qualche goccia di olio di CBD può alleviare i dolori causati da patologie croniche.
- Controllo di tremori, tic o spasmi: in alcuni casi, il CBD può essere utilizzato come anticonvulsivante.
- Rimedio contro ansia e insonnia: il CBD è notoriamente un ottimo rimedio per migliorare la qualità del sonno e curare i sintomi dell’ansia, grazie al temporaneo aumento dei livelli di serotonina.
Perché si dovrebbe somministrare CBD agli animali? Innanzitutto, c’è
da fare la premessa che anche nei nostri amici a quattro zampe è
presente il sistema endocannabinoide (ECS), responsabile della
regolazione di diverse funzioni fisiologiche, quali la regolazione
dell’umore e la percezione del dolore.
Detto ciò, bisogna considerare che i cani soffrono non solo di
patologie “fisiche” ma anche psicologiche, come nel caso dei nostri
fedeli amici può essere l’ansia da separazione o l’allontanamento da
un luogo considerato “casa”.
I problemi più comuni per i quali il CBD viene somministrato ai cani
sono: nausea, ansia e stress, infiammazioni e dolori cronici,
mobilità ridotta a causa di problemi articolari, letargia,
convulsioni, problemi cardiaci, inibizione della crescita delle
cellule tumorali e problemi dell’apparato digerente. Presentando una
marcata azione antibiotica, il CBD consente di curare il batterio di
Staphylococcus Aureus, mentre le sue proprietà antiossidanti
rallentano e riducono la produzione di citochine infiammatorie, che
risultano spesso in reazioni allergiche e ipersensibilità.
Il primo a tentare la somministrazione di olio di canapa agli
animali è stato il veterinario Doug Kramer che, nel suo studio di
Los Angeles, era stanco di dover praticare l’eutanasia su animali
sofferenti e ha deciso di studiare gli effetti dei prodotti
cannabinoidi sugli sfortunati pazienti, nei quali ha notato spesso
miglioramenti.
In Italia, invece, uno dei maggiori fautori degli studi sugli
effetti del CBD sui cani è la dottoressa Elena Battaglia di
Spotorno, in provincia di Savona; la Battaglia ha sperimentato per
la prima volta questa soluzione sulla sua anziana cagnolina
artritica che, dopo aver assunto CBD, è migliorata in modo
sorprendente, cosa che non era mai successa in seguito alla
somministrazione di antinfiammatori e farmaci cortisonici.
C’è però da stare attenti al dosaggio di questa sostanza ai nostri amici a quattro zampe: mai agire senza aver consultato prima il vostro veterinario.
I fattori da tenere in considerazione #
Prima di somministrare CBD al cane, bisogna considerare.
- Metodo di consumo
- percentuale di CBD nel prodotto
- peso dell’animale
- gravità dei sintomi
- livello di attività del cane
Esistono diversi metodi di assunzione del CBD per quanto riguarda i
cani, l’olio di CBD, le
creme topiche e i
bocconcini al CBD: nel primo caso, gli effetti
possono essere sentiti rapidamente, ma potrebbero volerci dai 10 ai
30 minuti per raggiungere la massima azione, mentre di contro c’è
che non tutti i nostri amici canini amano il sapore terroso molto
distinto dell’olio di CBD; nel caso invece delle creme topiche, sono
preferibili quando la vostra necessità è di curare un disagio fisico
e localizzato, dato che il CBD penetra negli strati più profondi
della pelle del cane per legarsi ai recettori dei cannabinoidi. Nel
caso invece dei bocconcini, si tratta di un metodo più “goloso” per
somministrare la cura al vostro animale.
C’è poi da considerare qual è il tipo di estratto che vogliamo
somministrare al cane: l’estratto a spettro completo
comprede tutti i cannabinoidi della canapa, quello
ad ampio spettro esclude il THC e quello
isolato (altresì conosciuto come
cristalli CBD) contiene solo puro CBD. I più consigliati
sono quelli a bassa percentuale di CBD (circa 3%) con ancora più
bassa percentuale di THC (ci fermiamo sullo 0,2%): percentuali
superiori potrebbero rendere il dosaggio più complicato ed essere
rischiose.
Il rapporto tra peso del cane e quantità di CBD da somministrargli è
direttamente proporzionale: quanto più alto è il primo valore, tanto
più alto sarà il secondo. Anche per la gravità dei sintomi si tratta
di un rapporto di diretta proporzione: quanto più grave sarà la
condizione del vostro cane, più CBD gli ci vorrà per sentirsi meglio
(questo è particolarmente vero per i cani di grossa taglia).
Il livello di attività del vostro animale influirà invece sul
metabolismo con cui verrà elaborato il farmaco.
Come calcolare le dosi #
Per calcolare le dosi, dividiamo i cani in quattro fasce di peso.
- Extra-piccoli (0 - 7 kg): per effetti lievi, somministrare da 1 a 3 mg; per effetti medi, non eccedere 5 mg giornalieri; per ottenere effetti forti, somministrare dai 5 ai 10 mg.
- Piccoli (7 - 14 kg): 2-4 mg garantiranno effetti lievi, da 4 a 7 mg saranno necessari per effetti medi, mentre per effetti forti la somministrazione sarà dai 7 ai 15 mg al giorno.
- Medi (14 - 28 kg): i range vanno nel caso di sintomi lievi dai 3 ai 6 mg, per problemi medi non eccedono i 10 mg giornalieri, mentre per le problematiche più gravi saranno necessari fino a 20 mg al giorno.
- Grandi (28 - 70 kg): il dosaggio più lieve va dai 3 ai 10 mg, quello medio arriva fino ai 25 mg, mentre la somministrazione per effetti più forti va dai 25 ai 50 mg.
Questo dosaggio è stato fatto calcolando una quantità di 4 mg di CBD al 5% ogni 10 chili di peso, quantità da assumere come già detto in precedenza giornalmente. In caso non ci dovessero essere risultati dopo il primo mese di somministrazione continuata, è consigliato aumentare di un mg la quantità giornaliera, fino al raggiungimento del risultato sperato.
CBD: sicuro per i nostri amici a 4 zampe? #
Gli studi su questa metodica sono purtoppo ancora pochi, ma i veterinari che la consigliano (primo tra tutti il prof. Carlton Gyles dell’Ontario Veterinary College), sostengono che non ci siano grossi rischi nella somministrazione del CBD sui cani, l’importante è non eccedere nelle dosi. Un’overdose, pur non essendo rischiosa per la vita del vostro animale, potrebbe causare a quest’ultimo la mancanza di appetito o danneggiare il suo apparato locomotore per periodi più o meno lunghi (effetti che possono durare dalle poche ore fino a protendersi per qualche giorno). Inoltre, se il vostro amico a 4 zampe sta assumendo qualsiasi altra terapia, è necessario comunicarlo al veterinario al quale avrete chiesto consiglio per la somministrazione del CBD.
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